Le caratteristiche del Saxonia Fasi Lunari di A. Lange & Söhne

lunedì, giugno 26, 2017

Il catalogo della Maison orologiera di lusso A. Lange & Söhne nel corso di questa primavera 2014 si è arricchita di modelli che celebrano in maniera più che prestigiosa la famosa complicazione orologiera del computo delle fasi lunari. Tale complicazione è presente all’interno degli orologi di questa casa sin dal 1994, ma nel corso del tempo è diventata sempre più precisa ed evoluta, tanto da diventare un vero e proprio vanto del marchio.

> Le fasi lunari del Grand Lange 1 di A. Lange & Söhne

Oggi, infatti, a distanza di 20 anni, la casa A. Lange & Söhne è orgogliosa di presentare a catalogo ben cinque modelli che ripropongono sotto diversi aspetti questa complicazione, immortalati in cornici d’eccezione sullo sfondo della carta dell’Harmonia Macrocosmica realizzata nella seconda metà del XVII secolo dall’astronomo Andreas Cellarius.

> Richard Lange Calendario Perpetuo “Terraluna” di A. Lange & Söhne

In questo modello, il pregiato Saxonia Calendario annuale, come potete osservare dalla foto, la misurazione delle fasi lunari è stata inserita all’interno del quadrantino dei piccoli secondi ad ore 6, mentre ad ore 12 compare una Grand Data e ad ore 3 e ad ore 9 è possibile leggere rispettivamente all’interno dei loro quadranti il numero del mese e il giorno della settimana.

La cassa di questo segnatempo è realizzata sempre in oro rosa e il suo diametro è leggermente più piccolo di quelli di questa collezione, raggiungendo una dimensione pari a 38,5 mm. La programmazione delle fasi lunari richiede un intervento del proprietario solo una volta ogni 122 anni circa, grazie alla funzione zero reset brevettata dalla Maison.Numerose sono le complicazioni che possono essere utilizzate all’interno dell’orologeria meccanica. Alcune di queste sono molto utilizzate e famose, altre forse meno conosciute e utilizzate, perché riservate solo ad alcuni modelli in particolare. Una di queste ultime complicazioni, poco utilizzata nell’orologeria tradizionale, sono i cosiddetti secondi morti.

I secondi morti sono quella complicazione che permette alla lancetta dei secondi di un orologio meccanico di rimanere ferma secondo dopo secondo e di spostarsi quindi a scatti nel completare il proprio giro, senza compiere invece un percorso omogeneo e più lento come invece dovrebbe essere.

Per capire questo tipo di complicazione è necessario fare anche un passo indietro e spiegare la sua particolarità. Il movimento originale della lancetta dei secondi di un orologio meccanico avrebbe previsto un movimento omogeneo nel corso dei 60 secondi. In uno orologio al quarzo, invece, la lancetta dei secondi che passa da un secondo all’altro rimane ferma, cioè morta, fino a che non scatta il secondo successivo e allora compie una specie di salto.

Da questo punto di vista, quindi, si può dire quasi che la complicazione meccanica dei secondi morti ha imitato il movimento limitato degli orologi al quarzo. Ma non è proprio così. I secondi morti, chiamati nell’orologeria anche secondi saltanti per la loro caratteristica di compiere dei piccoli balzi, sono nati molto indietro nel tempo nella storia dell’orologeria insieme agli orologi a pendolo, che si prestavano a sottolineare questo tipo di movimento.

Da allora sono stati utilizzati nelle diverse complicazioni, ma ancora oggi la presenza di secondi morti o meno serve per distinguere orologi al quarzo e orologi meccanici senza fondello trasparente.

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Le fasi lunari in 3D del Vinceterra Luna

lunedì, giugno 26, 2017

Anche in questo post vogliamo tornare su una delle complicazioni più appassionanti di tutta l’orologeria, quella delle fasi lunari e del mese sinodico, che ha riscosso un discreto successo nelle collezioni presentate nel corso del 2014 presso le grandi fiere internazionali.

> Le caratteristiche del Saxonia Fasi Lunari di A. Lange & Söhne

In questo post vogliamo dare spazio però all’originale creazione di un orologiaio indipendente, il cui brand di fabbrica è Vinceterra e i cui orologi sono ammirabili sul sito internet www.vinceterra.ch. Il segnatempo di cui ci vogliamo occupare in particolare è il Vinceterra Luna, che ha la particolarità più unica che rara di presentare per la prima volta la complicazione delle fasi lunari realizzata secondo un meccanismo in 3D.

> Le fasi lunari del Grand Lange 1 di A. Lange & Söhne

Su questo orologio gli sguardi sono attirati dalla parte bassa del quadrante, dove avviene la rappresentazione tridimensionale del mese sinodico. In basso a destra si trova infatti una piccola terra che mostra il punto in cui il sole si trova allo Zenith, mentre in basso a sinistra si ha la rappresentazione dei vari quarti di luna.

Ma le meraviglie del Vinceterra Luna non finiscono qui. Ad ore 12, infatti, tra l’alba e il tramonto viene visualizzato un cielo stellato su uno sfondo nero come la notte. Vi è poi anche l’inserimento di una grande data in uno spazio ricavato tra il numero uno e il due. Per le lancette, invece, gli indicatori prevedono la funzione di ore, minuti e secondi.

La cassa coussin conferisce particolare pregio a tutta la composizione.Il catalogo di un grande marchio dell’Alta Orologeria si arricchisce di nuovi modelli. Il marchio di cui stiamo parlando è uno di quelli storici nel mondo dell’orologeria. Vacheron Constantin ha infatti presentato in occasione del Salone Internazionale dell’Alta Orologeria 2014 – SIHH 2014 – una serie di nuovi modelli appartenenti alla collezione Métiers d’Art Mécaniques Ajourées.

> Una cascata di diamanti per il Patrimony Traditionnelle High Jewellery di Vacheron Constantin

La collezione dei Métiers d’Art Mécaniques Ajourées si presenta pregiata e altamente tecnica come ormai regola per l grande marchio. I modelli presentati sono in totale 4 e in essi la Maison ha voluto portare a compimento la perizia tecnica raggiunta ai nostri giorni dall’arte della scheletratura.

> Vacheron Constantin omaggia l’arte della scheletratura con il Patrimony Traditionnelle Tourbillon 14 Giorni Sceletrato

In questi segnatempo la casa ha voluto rievocare la leggerezza e al tempo stesso al solidità dell’arte stile liberty che si è imposta in Europa tra le fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, in particolare quella delle grandi stazioni ferroviarie risalenti a quell’epoca.

Gli artigiani di Vacheron Constantin hanno lavorato ore per rendere la scheletratura funzionale ed efficiente, al fine di accogliere al suo interno un movimento simbolo della maison, il calibro 400 manuale. E’ al prima volta, infatti, che tale movimento viene applicato a degli orologi scheletrati.

Si tratta quindi di quattro orologi a carica manuale in cui è stata portata ad altissimi livelli l’arte dell’incisione a mano. Diversi nei decori e nei colori, i quattro modelli ospitano anche una versione da alta gioielleria con diamanti taglio baguette.

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Métiers d’Art Mécaniques Ajourées – Alta Gioielleria – di Vacheron Constantin

lunedì, giugno 26, 2017

In questo post vogliamo approfondire la conoscenza di un pezzo d’eccezione che appartiene a quelli introdotti nel catalogo 2014 da una delle case più prestigiose dell’orologeria mondiale nel 2014, Vacheron Constantin. Vacheron Constantin ha infatti presentato nel corso dell’ultima edizione del Salone Internazionale dell’Alta Orologeria – SIHH 2014 – quattro pregiati modelli appartenenti alla collezione Métiers d’Art Mécaniques Ajourées, che ripropone variandolo il tema dalla scheletratura.

> Vacheron Constantin presenta i modelli Métiers d’Art Mécaniques Ajourées

Uno di questi quattro orologi scheletrati è per scelta particolarmente pregiato, perché presenta sulla lunetta un giro di diamanti taglio baguette. Un suo dettaglio è visibile nella foro che correda questo post. Si tratta del Métiers d’Art Mécaniques Ajourées – Alta Gioielleria – di Vacheron Constantin.

Questo modello, come gli altri che appartengono alla medesima collezione, possiede una cassa da 40 mm di diametro, quindi leggermente più piccola rispetto alla dimensione standard, in oro bianco 18 carati, impreziosita appunto da 42 diamanti. Anche il bracciale presenta altri diamanti, esattamente 12, incastonati questa volta sul fermaglio del bracciale.

Una delle caratteristiche tipiche della collezione che incontriamo anche nella versione Alta Gioielleria è costituita dalla presenza di numeri romani scheletrati in un giro sul quadrante, e proprio questo dettaglio è quello che più ricorda gli orologi della grandi stazioni centrali del XIX secolo a cui l’intera collezione si ispira.

Il cinturino di questo pezzo si presenta in pelle di alligatore del Mississippi, con fibbia ad ardiglione in oro bianco 18 ct che riproduce la croce di Malta. Tutti i modelli della collezione possono vantare infine il famoso Punzone di Ginevra, una delle più alte garanzie della orologeria.Continuiamo in questo post a descrivere le meraviglie della collezione di orologi presentata quest’anno, il 2014, dalla Maison orologiera di lusso A. Lange & Söhne, che ha dedicato tutta la sua creatività ad una complicazione in particolare, quella delle fasi lunari.

Come abbiamo avuto modo di notare la meccanica di questi orologi ha fatto negli anni passi da giganti, sin da quando la complicazione in questione era realizzata semplicemente attraverso una ruota dentata a 59 denti. Ma poi il meccanismo del mese sinodico e delle fasi lunari è stato perfezionato, fino a raggiungere oggi un altissimo livello di precisione.

> Le caratteristiche del Saxonia Fasi Lunari di A. Lange & Söhne

In questo post abbiamo quindi il piacere di presentare le complicazioni mirabili del Datograph Perpetual di A. Lange & Söhne, un orologio completo sotto tantissimi punti di vista che assomma la funzione di Calendario Perpetuo a quella del computo delle Fasi Lunari, a quella di un preciso Cronografo.

> Le fasi lunari del Grand Lange 1 di A. Lange & Söhne

Il modello si presenta molto sobrio nell’estetica, con cassa rotonda in oro rosa dal diametro da 4,1 cm circa, ma molto complesso nella meccanica. Ciò è intuibile sin dal quadrante in cui si vede subito la presenza di più indicatori. L’indicatore colorato delle fasi lunari è stato posto ad ore 6, staccato dagli altri. Ad ore 12 compare una grande data e intorno al quadrante gira il Calendario Perpetuo, che fa uso anche dei due piccoli indicatori cronografici a doppia lancetta.

Le funzioni sono dunque multiple me il segnatempo non perde di sobrietà. Il Calendario Perpetuo necessita di una piccola regolazione nel 2100, prima di quello delle fasi lunari.

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Longines Heritage ripropone il Majetek – “Tartarugone” – del 1935

lunedì, giugno 26, 2017

Continua a guardare al passato la Maison orologiera Longines e propone riedizioni di celebri pezzi che hanno fatto la sua storia. Questa volta è il caso del Longine Heritage 1935 che ripropone un modello di quell’anno destinato all’esercito cecoslovacco. Si tratta del Longines Majetek, creato appositamente come orologio militare prima della Seconda Guerra Mondiale a Saint Imier e destinato al reparto aviazione.

> Toni vintage per The Longines Heritage Diver

Questo orologio è stato nel corso del tempo soprannominato anche Big Turtle per via della caratteristica forma della sua cassa, soprannome che in Italia lo ha reso famoso con il simpatico appellativo di Tartarugone.

> Ritorno agli anni ’70 per il cronografo Longines Heritage 1973

Il nome ufficiale, invece, Majetek, deriva dall’incisione presente sul fondello dell’orologio, MAJETEK VOJENSKÉ SPRÁVY, che significa Proprietà dell’Aviazione Polacca. Questo orologio è stato ufficialmente in dotazione dell’esercito ceco dal 1935 fino circa agli anni ’70 e nella versione originale le lancette e gli altri elementi chiari del quadrante erano ricoperti di radio, un materiale oggi proibito che serviva a rendere gli elementi visibili al buio.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo modello venne utilizzato anche dai civili per uso sportivo, date le sue qualità.

Nella nuova versione dell’ Heritage 1935 la lunetta non è più girevole come nel modello originale, ma lo stile la riprende in pieno. In più nella versione moderna è comparsa sul quadrante, sempre nero su bianco ad alta leggibilità, anche una piccola finestrella per la data,visibile ad ore 6 in prossimità del quadrantino che funge da indicatore per i piccoli secondi, sempre disposto ad ore 6.Memori del successo avuto lo scorso anno da un orologio femminile ispirato al mondo naturale, i creativi del marchio Bulgari ripropongono quest’anno un nuovo orologio femminile in cui la protagonista è la natura – oltre all’alta gioielleria che da sempre contraddistingue la Maison. Nel 2013 è infatti comparso il Giardino Tropicale di Bulgari, mentre quest’anno è la volta del Giardino Marino.

> Anteprima Baselworld 2014, Bulgari Octo Chrono in oro rosa

Il Giardino Marino di Bulgari è un orologio femminile che si ammirare per la sua bellezza ma a cui non manca la perizia tecnica essenziale dell’orologeria, sfoggiando a tutto campo anche la complicazione di un tourbillon ad ore 6. Tre infatti sono le componenti essenziali di questo pezzo. Da una parte c’è la precisione svizzera della meccanica, dall’altra la passione per i gioielli simbolo della casa Bulgari e in terzo luogo l’esuberanza naturale ripresa attraverso l’arte della miniatura cara agli artisti del Rinascimento italiano.

> Orologio Bulgari Daniel Roth Carillon Tourbillon

Il tourbillon di questo modello è stato realizzato di forma rotonda e con un ponte originale in trasparente zaffiro. L’orologio monta poi un calibro il platino, il Calibro BVL 263, fornito di una massa oscillante in oro a 22 ct, che garantisce al meccanismo 64 ore di autonomia di carica. All’interno rifiniture a base di perlage e decorazioni Côtes de Genève.

La cassa dell’orologio misura 37 mm di diametro ed è realizzata in oro rosa 18 ct. Il preziosismo della composizione si scopre sin dal quadrante, lavorato e prezioso, con la lunetta che può essere realizzata in due nomi. Può infatti riportare il nome della casa o essere decorata con 36 diamanti sfaccettati.

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Lusso british per il TES Tourbillon di Arnold & Son

lunedì, giugno 26, 2017

Una nuova frontiera del lusso per l’orologeria inglese. Arriva infatti sulla scena internazionale il TES Tourbillon di Arnold & Son, l’orologio di manifattura inglese fabbricato però a La Chaux-de-Fonds, che presenta un calibro prezioso e innovativo, con un ponte del bariletto realizzato in zaffiro.

Una nuova complicazione nella complicazione, quindi, per la casa che deriva dal lavoro dell’orologiaio inglese intimo amico di Breguet, che fu tra i primi all’inizio del 1800 a montare il tourbillon all’interno dei propri movimenti meccanici. E proprio questo nuovo orologio dotato di tourbillon vuole esserne una celebrazione.

> DTE celebra il 250° anniversario della Maison Arnold & Son

L’orologio appartiene alla Royal Collection della casa e mostra subito tutta la preziosità delle sue scelte tipicamente anglosassoni in fatto di meccanica. Il ponte del bariletto ha infatti la caratteristica forma ad onda ma è realizzato in un particolare materiale, lo zaffiro che consente un larga autonomia di carica, circa 80 ore a questo movimento manuale.

> Arnold & Son lancia Royal TEC1 Tourbillon, un nuovo cronografo

Il quadrante si presenta per lo più scheletrato e tridimensionale allo sguardo, grazie allo svuotamento degli elementi e alla loro visibilità che segue i dettami della manifattura inglese. I simboli della casa sono ravvisabili nella presenza di elementi estetici come la ruota a tre razze, la gabbia del tourbillon e la forma della platina, che appare tra l’altro decorata con un motivo a guillochè, tema che si ritrova negli antichi orologi da tasca inglesi prodotti dalla casa.

Il Calibro di manifattura di questo pezzo – A&S8100 – è quindi totalmente visibile sia dal quadrante che dal fondello.Nell’orologeria mondiale il 2014 è stato senza dubbio anche l’anno delle celebrazioni delle grandi glorie passate. E’ stato presentato a Baselworld 2014, infatti, il nuovo cronografo Navitimer GMT di Breitling, che riprende uno storico modello della casa. Ma non solo. Sarebbe più esatto dire che il nuovo cronografo di Breitling ripropone in una nuova versione l’orologio senza dubbio più famoso della Maison.

> Il cronografo multifunzione Breitling Emergency II

Era infatti il 1952 quando vide la luce per la prima volta il cronografo in questione in casa Breitiling, pensato in prima battuta per il mondo dell’aviazione e per tutti i piloti professionisti. L’orologio si caratterizza infatti per la presenza di un regolo circolare sul quadrante che funge d’aiuto in tutte le operazioni di volo.

> Breitling for Bentley presenterà il Bentley 6.75 Midnight Carbon al Baselworld 2014

Successivamente il modello si è imposto in prima linea tra i cronografi di tipo sportivo. Oggi il nuovo cronografo Navitimer GMT di Breitling si rivolge a tutti gli amanti dei viaggi, perché offre la possibilità di disporre con grande semplicità di un secondo fuso orario. Basta infatti interagire con la corono per effettuare la regolazione.

L’orologio si presenta con cassa ampia da 48 mm di diametro, disponibile sia in acciaio che in oro rosso – in questo ultimo casi in edizione limitata da 200 esemplari. Il quadrante è nero o argento, per garantire una grande visibilità agli indicatori cronografici. L’orologio monta un pregiato calibro di manifattura e dispone di un fondello trasparente.

L’orologio è completato infine da un cinturino in pelle Barenia o di coccodrillo di colore nero oppure da bracciale in accaio.

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1815 Rattrappante Calendario Perpetuo di A. Lange & Söhne

lunedì, giugno 26, 2017

Ancora una volta vogliamo proporre all’interno del nostro blog di orologi una delle creazioni più recenti della Maison orologiera di lusso A. Lange & Söhne, che quest’anno, il 2014, ha sviluppato in maniera completa e sublime, la complicazione delle fasi lunari, producendo una serie di orologi che riportano tra le altre cose l’indicazione del mese sinodico.

> Le complicazioni del Datograph Perpetual di A. Lange & Söhne

L’orologio che proponiamo in questo post è un vero e proprio pezzo celebrativo e d’eccezione per la casa. Si tratta del 1815 Rattrappante Calendario Perpetuo di A. Lange & Söhne, un cronografo che vuole ricordare sin dall’anno citato nel nome la data in cui nacque Ferdinand Lange, il fondatore della casa.

Per questo orologio, però, è stata scelta una vita ancora più complicata delle precedenti. Il meccanismo delle fasi lunari è sempre presente, ma si unisce ad una serie di scelte di misurazione ancora più complesse. Il movimento meccanico di questo orologio, infatti, riesce a gestire contemporaneamente le esigenze di un cronografo rattrappante o sdoppiante e un calendario perpetuo.

> Le fasi lunari del Grand Lange 1 di A. Lange & Söhne

A questo fondo si unisce la complicazione delle fasi lunari, che si può osservare nell’indicatore posto ad ore 6 rimarcato dai toni blu. Altri indicatori, invece, segnano profondamente il quadrante e sono quelli dei mesi, del giorno della settimana, della data. In più ore, minuti e secondi.

In questo complicato segnatempo la cassa è ampia, dal diametro pari a 42 mm e il materiale utilizzato e sempre il raffinato oro rosa.Può un orologio classico essere portatore di un nuovo concetto di eleganza? Se l’orologio in questione è uscito dalle mani della Maison orologiera di lusso Tudor allora questo è possibile. E’ stato infatti presentato a Basilea, in occasione dell’ultima fiera dell’Alta Orologeria e della Gioielleria, Baselworld 2014, la nuova collezione degli orologi Tudor, che presentiamo in questo post attraverso l’elegante esemplare Tudor Style.

> Anche l’Heritage Advisor di Tudor guarda al passato

La collezione Tudor Style vuole esprimere un’idea di eleganza e contemporanea semplicità ma al tempo stesso non cessa di volgere un occhio ai modelli iconici di questa casa che hanno visto la luce tra gli anni ’50 e ’70. Per questo motivo gli orologi della collezione appaiono come in equilibrata sintesi tra le forme classiche e quelle retrò, che li rendono versati e adatti ad ogni circostanza.

> L’Heritage Chrono Blue di Tudor riprende il Montecarlo del ’73

La Maison Tudor venne fondata nel 1926 ma solo venti anni più tardi iniziò effettivamente la sua produzione. L’idea del marchio era quella di proporre un orologio che potesse competere con i già affermati Breil ma ad un prezzo nettamente inferiore. Ora a distanza di tempo si può dire che la casa sia riuscita nell’impresa e sin da cinque anni fa ha avviato un grande processo di rinnovamento della produzione.

La collezione Tudor Style introdotta a Basilea nel 2014 presenta una serie di orologi leggermente diversi nell’estetica in cui anche la cassa prova e sperimenta diverse dimensioni. La cassa tonda è infatti disponibile nelle versioni da 28, 34, 38 e 41 mm di diametro.

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DiaMaster Ceramic Automatic Skeleton Limited Edition di Rado

lunedì, giugno 26, 2017

Baselworld 2014, il più importante appuntamento a livello internazionale con le innovazioni dell’orologeria ha visto anche quest’anno una serie di novità sensazionali in fatto di segnatempo speciali. Fra queste meritano senza dubbio una menzione i nuovi orologi scheletrati presentati da Rado, marchio orologiero famoso per la particolare formulazione della cassa, realizzata in ceramica hi – tech.

> Breve storia degli orologi Rado attraverso le sue innovazioni

Gli orologi scheletrati che Rado ha presentato a Baselworld 2014 sono i nuovi modelli DiaMaster Ceramic Automatic Skeleton Limited Edition, tre pregiate edizioni limitate abbastanza diverse tra loro. La ceramica hi – tech in questi orologi è stata utilizzata non solo per la cassa, che presenta una finitura lucida di colore nero, una sorta di marchio di fabbrica della casa, ma anche per il bracciale nelle versioni in cui è compreso.

> La ceramica del Rado HyperChrome Ceramic Touch Dual Timer

Mentre però la cassa presenta una finitura completamente lucida, il bracciale unisce elementi lucidi ad elementi opachi. Una particolarità di questi orologi è poi quella di aver subito un trattamento al plasma. Dopo la creazione di ogni singolo componente quest’ultimo viene informato per un’ultima volta ad una temperatura di 900 gradi centigradi. Il segreto del plasma è quello di conferire il tipico colore grigio a questi orologi, di tono quali metallico.

La cassa di questi orologi che montano un calibro particolare che si adatta alla scheletratura misura 41 mm di diametro e presenta sul fondello una particolare incisione che riporta il numero della serie limitata del pezzo. Per ogni versione, infatti, nera lucida, plasma o pelle, sono stati costruiti solo 500 pezzi. Nel corso del più grande salone dell’orologeria esistente al mondo, che ha il nome di Baselworld, sono presenti in genere anche numerosi marchi storici che da anni continuano ad onorare una gloriosa tradizione di altissime prestazioni con i loro modelli. Anche se si tratta di orologi da tavolo. Dedichiamo quindi questo post a tale particolare forma di orologeria che ancora oggi è motivo di ispirazione per gli orologi da polso.

> Pocket Watch Paillonnée di Jaquet Droz – Baselworld 2014

Nel caso specifico uno dei più antichi e prestigiosi marchi nella produzione degli orologi da tavolo è una casa inglese in cui il tempo si è letteralmente fermato. Si tratta di Comitti, attiva a Londra da più di 150 anni, che ancora ora ha il privilegio di produrre i suoi pezzi con ritmi di bottega e di seguirli uno ad uno, compiendo la manutenzione personalmente su tutti i suoi modelli.

La casa inglese produce esclusivamente modelli di alta gamma in parte appartenenti alla sua tradizione e sorveglia quelli storici, a cui appartengono anche diversi barometri. Il modello che potete vedere in foto è un recente pezzo presentato a Baselworld 2014 che ha come caratteristica quella di montare un meccanismo unico e particolare.

Si tratta del Comitti The Meridian, che vanta la presenza di uno scappamento coassiale, uno dei componenti più prestigiosi di un orologio meccanico, unito in questa versione simmetrica ad un innovativo sistema di ricarica che fa a meno della tradizionale chiave pur avendo 12 mesi di autonomia in totale.

Questo pezzo, come glia altri della famiglia degli orologi da tavolo viene venduto insieme ad una raffinata valigetta in legno per il trasporto.

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Hourstriker

lunedì, giugno 26, 2017

Tra gli orologi presentati nel corso di quest’anno arriva anche una riedizione di un modello dell’alta orologeria più regale. Si tratta dell’Hourstriker Tiger di Ulysse Nardin, un segnatempo oramai classico e iconico, che esiste da oltre 25 anni nella sua primaria versione e ora trova nuovi modi di espressione sempre però fedeli alle caratteristiche di base.

> L’Imperial Blue – Tourbillon Volante Grande Sonnerie – di Ulysse Nardin

Per chi fosse nuovo di questo mondo e ancora non conoscesse questo modello, si tratta di un orologio superbo e regale nell’essenza, che unisce ad una estetica raffinata e simbolica la complicazione sempre apprezzata del suono.

> Il Carrousel – Tourbillon del Freak Cruiser di Ulysse Nardin

Dal punto di vista estetico, infatti, l’elemento caratterizzante di questo orologio è costituito dalla due tigri in oro 18 ct che compaiono sul quadrante scuro, due animali simbolo di regalità, cioè di potere ed energia, riprese dalla figure che da secoli compaiono sulle campane degli orologi monumentali delle grandi città, i cosiddetti Jaquemarts.

L’orologio in questione è infatti ospitato all’interno della collezione San Marco della Maison Ulysse Nardin, la quale trae ispirazione proprio dalla suoneria al passaggio tipica dell’orologio posto sulla Torre principale della città di Venezia. La Maison di La Locle ha quindi ripreso la caratteristica di questa suoneria e l’ha applicata ai suoi segnatempo, sempre apprezzati da anni.

In questa versione compare una cassa più ampia da 43 mm di diametro in oro rosa alla quale è stato conferito un nuovo design che comunque reinterpreta i moduli della tradizione classica.Molte sono le case orologiere che in questo periodo stanno guardando al proprio iconico passato. Tra queste anche la Maison di alta orologeria Arnold & Son, che in occasione dell’evento di Baselworld 2014, la più importante mostra internazionale del settore ha presentato una nuova versione di uno dei suoi modelli più famosi.

> Lusso british per il TES Tourbillon di Arnold & Son

Si tratta del Time Pyramid di Arnold & Son, un orologio a carica manuale che si presenta in una nuova veste scheletrata. L’orologio fa infatti parte della collezione Instruments, all’interno della quale sono racchiusi i pezzi di maggiore precisione della casa, che si rifanno a quelli creati da John e Roger Arnold nel corso del XIX secolo, tipi scheletrati rimasti celebri ancora oggi per la loro struttura di tipo piramidale.

> DTE celebra il 250° anniversario della Maison Arnold & Son

Il Time Pyramid vuole infatti essere una celebrazione di questa struttura che combina piani differenti in un ridottissimo spessore, pari a soli 4,4 mm. Gli orologi montano il calibro A&S1615, a carica manuale, il quale è organizzato all’interno di una architettura tridimensionale tipica dello stile inglese.

I piccoli secondi sono infatti disposti sul livello più basso, poco sopra su un quadrante in cristallo zaffiro troviamo l’indicatore delle ore e ancora più sopra, su un anello in argento sono indicati i minuti.

La composizione è dunque particolarmente ardita in questo modello che si fa apprezzare per la sua profondità e per la sua trasparenza. La massima visibilità del meccanismo è garantita anche da fondello trasparente dell’orologio, che svela i componenti meccanici.

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Grande Seconde Bronzite di Jaquet Droz

lunedì, giugno 26, 2017

Presentiamo in questo post una delle ultime creazioni della Maison orologiera di lusso Jaquet Droz, che nel 2014 si è espressa attraverso una collezione che vuole celebrare il mondo naturale nei suoi aspetti più veri ed eterni. Si tratta della collezione di orologi Minerals di Jaquet Droz, che racchiudono tutta la forza primigenia e la bellezza delle sostanze minerali racchiuse nelle viscere della Terra.

> Jaquet Droz Minerals – Una collezione di orologi che esalta i minerali

In questa particolare collezione di orologi sono proprio i minerali al centro della scena. Come in questo modello che potete vedere in foto, il Grande Seconde Bronzite di Jaquet Droz, orologio automatico adatto ad un polso femminile, che si fa apprezzare per i suoi caldi toni cromatici.

> Nuova veste per il Grande Seconde Tourbillon Aventurine di Jaquet Droz

I colori che questo pregio sprigiona sono infatti quelli della bronzite, il minerale che è stato utilizzato per la realizzazione nel quadrante. La bronzite è una pietra che possiede una serie di variazioni sul tema del marrone, dell’ocra, del bronzo e dell’oro, che una sapiente lucidatura fa emergere in tutta la loro bellezza.

In questo orologio un grande pregio è dato anche dal design, a partire dalla cassa, che nella forma rievoca quella di un geoide, proprio come la Terra, non perfettamente sferica ma schiacciata ai poli. Altro elemento di prestigio è la presenza dei grandi secondi ad ore 6, che si intrecciano con il quadrante delle ore e dei minuti di più piccole dimensioni posizionato ad ore 12. Un cerchio di oro rosa avvolge caldamente entrambi.La Maison orologiera di lusso Jaquet Droz omaggia la complessità e l’immensità della natura nel 2014 con una collezione del tutto particolare. Si tratta della nuova collezione di orologi, la Jaquet Droz Minerals, ispirati al mondo minerale della Terra. Il nostro pianeta è infatti ricco di un patrimonio di inestimabile valore: rocce, cristalli, minerali, nascosti e conservati nelle viscere della Terra, che l’alta gioielleria e l’alta orologeria pssono riscoprire e celebrare.

> Nuova veste per il Grande Seconde Tourbillon Aventurine di Jaquet Droz

Ed è proprio questo che ha voluto fare Jaquet Droz, dedicando ogni segnatempo della collezione ad un minerale in particolare. Come quello che potete vedere in foto, che presenta un cuore di avventurina, facendo di questo materiale l’elemento primario del quadrante.

> I nuovi orologi da donna Jaquet Droz Petite Heure Minute 35 mm

In questa collezioe di orologi l’elemento minerale si trova al centro della scena, libero di irradiare intorno tutto il suo splendore. Una delle caratteristiche di tali materiali preziosi è quella però di non essere particolarmente rifiniti dalla mano dell’uomo ma di essere messi in posa con minime modifiche, quasi allo stato naturale in modo tale da poter manifestare tutta la loro forza primigenia.

I minerali utilizzati nella collezione sono i più diversi e preziosi: avventurina, bronzite, diaspro imperiale, lapislazzuli, meteorite, madreperla, onice, cuore di rubino, spectrolite. Gli orologi appartenenti a questa collezione di riguardo sono in totale nove.

Delle pietre preziose si dice in generale che non sia l’acquirente a sceglierle, ma che siano le pietre stesse a scegliere il loro proprietario. Ma siamo sicuri che ci sarà chi li vorrà collezionare tutti.

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Le caratteristiche del Grande Seconde Diaspro Imperiale di Jaquet Droz

lunedì, giugno 26, 2017

Diamo spazio in questo post ad una delle più originali novità dell’anno 2014 in fatto di orologeria, almeno dal punto di visto del simbolismo e dei materiali utilizzati. Nel corso di quest’anno, infatti, una delle più stimate case orologiere nell’orologeria di lusso, Jaquet Droz, ha firmato una pregiata collezione di orologi che vogliono celebrare la forza e la bellezza della natura attraverso i minerali e le pietre preziose racchiuse nelle viscere della Terra.

> Grande Seconde Bronzite di Jaquet Droz

Si tratta della collezione Jaquet Droz Minerals, che si compone di 9 splendidi pezzi uno diverso dall’altro, in cui la Maison sviluppa differenti modalità estetiche e diversi simbolismi. In questo post in particolare vi vogliamo segnalare gli splendidi colori del Grande Seconde Diaspro Imperiale di Jaquet Droz, un orologio in cui tale minerale trova la sua piena utilizzazione nel quadrante.

> Jaquet Droz Minerals – Una collezione di orologi che esalta i minerali

Il diaspro è una pietra screziata, che può sommare colori anche molto diversi tra loro, come il giallo, il rosa, il verde, l’arancio e persino il blu, anche se i suoi toni rimangono sempre morbidi come quelli di una crema alla vaniglia. Una policromia che sa di antico rende ancora più particolare l’effetto di questa pietra.

Nell’orologio inoltre, come già in un modello della collezione, viene utilizzato il quadrante diviso tra l’indicatore di ore e minuti ad ore 12 e quello dei grandi secondi di maggiore dimensione disposto ad ore sei, entrambi racchiusi da un cerchio d’oro. Una scelta estetica che si richiama ad un glorioso passato.Una delle novità arrivate nel corso del 2014 viene da un prestigioso orologiaio di Le Locle, Christophe Claret, che quest’anno ha presentato un orologio che riassume le più alte ambizioni di sempre dell’orologeria, come l’eleganza, l’innovazione e le complicazioni orologiere.

> Margot – Il “M’ama…non m’ama…” di Christophe Claret

Christophe Claret ha infatti presentato in anteprima il suo X-TREM-1 Chocolate, un segnatempo con cassa in oro rosso e titanio PVD, che si fa ammirare sin dai primi istanti. Si tratta di una versione ancora più innovativa dell’orologio che riesce a segnare in maniera del tutto alternativa le ore e i minuti retrogradi.

Dimenticate infatti la presenza delle lancette. In questo orologio le ore e i minuti retrogradi, cioè disposti in successione inversa attraverso i loro indici, vengono indicati da due sfere posizionate all’interno di piccoli tubi in cristallo zaffiro che sorgono ai lati della carrure.

La cassa di questo orologio, infatti, non è rotonda ma rettangolare e la caratteristica ancora più spettacolare è che queste sfere si muovono grazie alla forza di magneti. I magneti sono a loro volta mossi da un invisibile filo di seta. Non bisogna però pensare che i campi magnetici interferiscano con il resto del meccanismo dell’orologio, perché le parti restano ben isolate, ognuna delle quali a compiere il proprio dovere.

Le sfere sembrano così fluttuare, quasi per magia, all’interno dei tubi di cristallo. In più a rendere più preziosa la cassa, alla base di essa è stato inserito anche un tourbillon volante inclinato di 30 gradi che finisce quasi a livello polso. Per questa edizione sono previsti solo 8 esemplari.

si prega di consultare Swiss Rolex oppure Cartier orologi
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