Métiers d’Art Mécaniques Ajourées – Alta Gioielleria – di Vacheron Constantin

lunedì, giugno 26, 2017

In questo post vogliamo approfondire la conoscenza di un pezzo d’eccezione che appartiene a quelli introdotti nel catalogo 2014 da una delle case più prestigiose dell’orologeria mondiale nel 2014, Vacheron Constantin. Vacheron Constantin ha infatti presentato nel corso dell’ultima edizione del Salone Internazionale dell’Alta Orologeria – SIHH 2014 – quattro pregiati modelli appartenenti alla collezione Métiers d’Art Mécaniques Ajourées, che ripropone variandolo il tema dalla scheletratura.

> Vacheron Constantin presenta i modelli Métiers d’Art Mécaniques Ajourées

Uno di questi quattro orologi scheletrati è per scelta particolarmente pregiato, perché presenta sulla lunetta un giro di diamanti taglio baguette. Un suo dettaglio è visibile nella foro che correda questo post. Si tratta del Métiers d’Art Mécaniques Ajourées – Alta Gioielleria – di Vacheron Constantin.

Questo modello, come gli altri che appartengono alla medesima collezione, possiede una cassa da 40 mm di diametro, quindi leggermente più piccola rispetto alla dimensione standard, in oro bianco 18 carati, impreziosita appunto da 42 diamanti. Anche il bracciale presenta altri diamanti, esattamente 12, incastonati questa volta sul fermaglio del bracciale.

Una delle caratteristiche tipiche della collezione che incontriamo anche nella versione Alta Gioielleria è costituita dalla presenza di numeri romani scheletrati in un giro sul quadrante, e proprio questo dettaglio è quello che più ricorda gli orologi della grandi stazioni centrali del XIX secolo a cui l’intera collezione si ispira.

Il cinturino di questo pezzo si presenta in pelle di alligatore del Mississippi, con fibbia ad ardiglione in oro bianco 18 ct che riproduce la croce di Malta. Tutti i modelli della collezione possono vantare infine il famoso Punzone di Ginevra, una delle più alte garanzie della orologeria.Continuiamo in questo post a descrivere le meraviglie della collezione di orologi presentata quest’anno, il 2014, dalla Maison orologiera di lusso A. Lange & Söhne, che ha dedicato tutta la sua creatività ad una complicazione in particolare, quella delle fasi lunari.

Come abbiamo avuto modo di notare la meccanica di questi orologi ha fatto negli anni passi da giganti, sin da quando la complicazione in questione era realizzata semplicemente attraverso una ruota dentata a 59 denti. Ma poi il meccanismo del mese sinodico e delle fasi lunari è stato perfezionato, fino a raggiungere oggi un altissimo livello di precisione.

> Le caratteristiche del Saxonia Fasi Lunari di A. Lange & Söhne

In questo post abbiamo quindi il piacere di presentare le complicazioni mirabili del Datograph Perpetual di A. Lange & Söhne, un orologio completo sotto tantissimi punti di vista che assomma la funzione di Calendario Perpetuo a quella del computo delle Fasi Lunari, a quella di un preciso Cronografo.

> Le fasi lunari del Grand Lange 1 di A. Lange & Söhne

Il modello si presenta molto sobrio nell’estetica, con cassa rotonda in oro rosa dal diametro da 4,1 cm circa, ma molto complesso nella meccanica. Ciò è intuibile sin dal quadrante in cui si vede subito la presenza di più indicatori. L’indicatore colorato delle fasi lunari è stato posto ad ore 6, staccato dagli altri. Ad ore 12 compare una grande data e intorno al quadrante gira il Calendario Perpetuo, che fa uso anche dei due piccoli indicatori cronografici a doppia lancetta.

Le funzioni sono dunque multiple me il segnatempo non perde di sobrietà. Il Calendario Perpetuo necessita di una piccola regolazione nel 2100, prima di quello delle fasi lunari.

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